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domenica 12 luglio 2015

Save The Children Use The Condom







La voce instilla nella coscienza l'adeguato senso di colpa. Se questi bimbi non hanno mangiato è colpa tua caro Europeo con la pancia piena e la macchina sotto casa. E poi non parliamo del becero periodo coloniale, lo sfruttamento passato e attuale da parte del capitalismo occidentale, dei poteri finanziari eccetera eccetera. Siamo d'accordo, anche se ci sarebbe molto da dire.  Ad esempio: senza il famigerato capitalismo sfruttatore ecc. ecc. che produce merci e derrate alimentari in quantità enormemente superiore a tutti gli altri sistemi, i poveri bimbi starebbero meglio? Mah! E senza il mercato globalizzato che ha portato ovunque produzione e distribuzione di prodotti alimentari e tecnologici, ci sarebbe meno fame e più sviluppo? Doppio Mah!!

Ma quel che lo spot non dice è che fare 7 o 9 o 12 figli per donna in posti che non riescono a sfamarne neanche uno è un comportamento criminale. Forse dire criminale è troppo forte per le anime belle e sensibili? Beh allora diciamo che è un comportamento incoerente e sbagliato. Ma la rabbia non è tanto contro le famiglie locali che sono spesso vittima di tradizioni e di culture arretrate e non consapevoli dei problemi attuali del pianeta. La rabbia è contro queste organizzazioni, come quella che ha ideato lo spot, che non fanno nulla per  andare alla radice dei problemi di queste famiglie disgraziate e di questi bambini. Non fanno nulla per educare le popolazioni di queste zone povere di risorse e di sviluppo alla procreazione consapevole, alla riduzione controllata della natalità, all'uso di metodi anticoncezionali. E poi si limitano a portare aiuti senza favorire la formazione e lo sviluppo locale di una economia più moderna, come hanno denunciato molti rappresentanti di quelle stesse popolazioni. Tutti conoscono le denunce  dell'economista originaria dello Zambia,  Dambisa Moyo,  riportate nel suo libro "Dead Aid" in cui si scaglia contro  gli aiuti portati a pioggia  ai paesi poveri, in quanto  hanno mantenuto la povertà e incoraggiato la corruzione. Nel libro l'economista africana  afferma che questa politica degli aiuti a pioggia deve cessare a favore di un concreto impegno a preparare e formare una classe di dirigenti e di tecnici in grado di rendere autonome le popolazioni locali ed in grado di sviluppare una economia moderna. Di questa diversa impostazione parte preminente ha una seria educazione sanitaria che consenta di controllare l'esplosione demografica e di indirizzare le risorse non a moltiplicare le bocche da sfamare ma verso la creazione di infrastrutture materiali e conoscenze tecnologiche.

La rabbia è contro i rappresentanti della FAO o dell'Unicef che fanno businnes su questi temi ricavandone laute  prebende per se stessi e le briciole per i bimbi africani o indiani.

La rabbia è contro le organizzazioni cattoliche che ostacolano l'educazione sessuale e la procreazione consapevole e contrastano la diffusione dei mezzi contraccettivi dietro le parole irresponsabili del Papa e della gerarchia cattolica.

La rabbia è contro le organizzazioni religiose radicali  islamiche che predicano la conquista di nuove terre con la moltiplicazione delle nascite: più mussulmani per diffondere l'islam nel mondo.

La rabbia è contro quelle organizzazioni laiche che credono di fare lotta politica in favore di un terzomondismo che veda diffondere povertà, arretratezza e sovrappopolazione pur di distruggere l'odiato mondo occidentale (su cui però lucrano ampiamente).

La rabbia è contro le elites locali che ritengono che la moltiplicazione senza limiti della popolazione sia un mezzo per la sopraffazione tribale di popoli vicini o per avere più potere nelle lotte politiche e militari. Tutto questo fa rabbia perché a pagarne le conseguenze non siamo solo noi europei ed occidentali. Ormai tutto il pianeta è a rischio, perché un ulteriore crescita della popolazione mondiale non farà che accelerare il collasso ambientale del pianeta.

Cambiamo allora lo slogan dello spot con una piccola aggiunta:



SAVE THE CHILDREN, USE THE CONDOM!

(Ringrazio Luca Pardi per aver coniato lui per primo il nuovo slogan)

8 commenti:

  1. Sono contento che la mia piccola citazione sia stata apprezzata.
    Sì, è proprio un ottimo slogan.
    Grazie Luca. E grazie Agobit.

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  2. Articolo ampiamente condivisibile, opportunamente contrario all'ideologia economico-politico-religiosa (purtroppo) tuttora imperante su scala locale, nazionale e globale...

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  3. Sono d'accordo.
    Avevo detto cose simili nel mio blog .. ma non riscosse granchè successo.
    Un blog su unghie e capelli sarebbe più seguito, purtroppo.

    Beh, aggiungerei che la rabbia (almeno la mia) è anche contro le persone che rompono "eh tu quando lo fai un figlio?",
    "quando metti la testa a posto?",
    "quando lo fai il secondo?" (a chi ha fatto il primo)

    e se dici: "No,siamo già troppi" ti guardano come un pazzo.

    uhm.
    Voi cosa ne pensate? Quanti figli si dovrebbero fare in Italia? E' vero che siamo pochi?
    Voi ne avete?

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  4. Cara Laura in Italia non siamo pochi, visto che i censiti sono circa 62 milioni, poi ci sono gli irregolari. Si continua a dire che siamo a rischio estinzione dall'immediato dopoguerra, però nel frattempo siamo passati da 40 milioni a 62 milioni. Raddoppieremo per la fine del secolo. E già oggi il nostro territorio è devastato dal cemento e dall'inquinamento...Nel frattempo continuano a sbarcare migliaia di immigrati ogni giorno. E nessuno si preoccupa della natura e delle altre specie viventi che ancora sopravvivono nel nostro disastrato paese

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  5. No, perchè contano solo i bambiniiiii e le pensioni degli anziani (cambiare sistema pensionistico no,vero?).

    Sapessi a me quante ne dicono. Per procreare,intendo.
    E quando sento anziani dire che "ah,i giovani di oggi figli non ne fanno più..." provo una tristezza.
    Sì, perchè loro hanno goduto di un'Italia in tutti i sensi migliore.
    E poi, che rabbia.

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