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mercoledì 11 maggio 2011

Il pianeta Terra è l'unico che abbiamo.

Il pianeta Terra è l'unico che abbiamo, non c'è un altro mondo alla nostra portata, né ci sono aldilà a cui riservare un'altra possibilità. Questa nostra vita è l'unica possibilità. Abbiamo solo questa terra, questa bellezza, questi paesaggi, questi fiumi, questi monti, questi mari. Non ce ne sono altri, non ne avremo altri. Non c'è un'altra vita, abbiamo solo la nostra breve vita di uomini. Non roviniamo con la nostra avidità e arroganza questo mondo, questa bellezza, questo uomo.
Ascoltiamo Ordet, la parola primordiale. Essa è nel vento che soffia tra le foreste alla sera. Ascoltiamo il lungo acuto canto del sole che tramonta sul mare. Col nostro strepito di uomini vuoti rompiamo l'armonia della natura. Costruiamo orribili strutture grigie che ci inchiodano alla finitezza come brandelli morti senza senso. Vergognamoci di violare la bellezza, fosse solo di un paesaggio, della riva di un lago. Smettiamo di riversare nubi tossiche nel cielo e veleni chimici nelle acque. Smettiamo di fare rumore, l'infinita serie di inutili suoni, rombi di motori, turbine trapani e fracassi. Fermiamoci ad ascoltare il silenzio. La bellezza è l'unico ponte che si apre sull'infinito, è apparsa per frenare l'intollerabilità del male dell'uomo. L'uomo non può cancellare tutto, l'uomo non è tutto. Se vuole essere tutto non sarà nulla.

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